Il Segretario generale della UTIS Stefano Sbordoni pur condividendo il pensiero del presidente Sts Giorgio Pastorino, che sostiene che la ripresa del settore del gioco pubblico è a vantaggio di tutti, non solo del comparto, ma anche delle casse erariali e di conseguenza della comunità, sottolinea la necessità che tale ripresa, che seguirà questa fase di emergenza dovuta al coronavirus, sia rapida e che banche ed istituti di credito rimuovano tutti gli ostacoli in termini di autorizzazione all’accesso al credito per le imprese di gioco pubblico.
Inoltre, il Segretario Generale della UTIS, ha evidenziato che il settore del gioco stava vivendo una crisi già prima dell’epidemia e, pertanto, ci sono misure che devono essere attuate, come l’adozione dell’accordo Stato-Regioni del settembre 2017, su tutto il territorio nazionale. E’ necessario, quindi, che prima della riapertura dopo il lockdown forzato, serve in primo luogo attuare la rimozione degli ostacoli da parte di banche ed istituti credito, ma anche delle assicurazioni per quanto riguarda le fideiussioni, verso le imprese gioco pubblico, attraverso un provvedimento che provenga dal Governo e che consenta agli imprenditori di avere liquidità, perché sappiamo che altrimenti il comparto non potrà ripartire.
Avv. Sbordoni evidenzia, infine, che tutto sia attuato ai fini della canalizzazione controllata delle attività di gioco. Gli istituti di credito, infatti, non si possono tirare indietro sulla base di presunte attività non etiche, altrimenti si crea un incentivo all’illegalità. E’ positivo che il Governo stia pensando a come ripartire, ma servono strumenti adeguati per far sì che tutte le imprese beneficino di questi aiuti.