La Fondazione Magna Carta, struttura dedicata alla ricerca scientifica, alla riflessione culturale e all’elaborazione di proposte di riforma sui grandi temi del dibattito politico, ha organizzato oggi, 19 novembre, un importante convegno dal titolo “La roulette delle aliquote. Come l’incertezza fiscale e il disordine regolatorio rendono il nostro Paese scarsamente attrattivo per imprese ed investimenti”.
Come sottolinea il Presidente della fondazione, Gaetano Quagliarello: “Il convegno sarà l’occasione per riportare alla luce uno dei principali punti deboli del nostro Paese: la completa mancanza di programmazione e certezza fiscale. Il continuo cambiamento di aliquote, negli ultimi anni variate anche oltre due volte nel corso dello stesso anno finanziario, sottopone le aziende e gli investitori ad operare senza avere certezza sugli esborsi che verranno loro richiesti nel breve e medio periodo. Va da sé che questo rappresenti uno dei maggiori ostacoli all’aumento degli investimenti e degli insediamenti produttivi sul nostro territorio”.
La U.T.I.S. parteciperà al Convegno con una sua delegazione.
Si tiene, inoltre, oggi a Bologna l’Assemblea del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna, alla quale sarà presente la U.T.I.S.
In occasione di tale Assemblea, il Consigliere Andrea Galli ha avanzato la richiesta di rinviare l’entrata in vigore, prevista per il 31 dicembre 2019, della normativa che dispone la cessazione dell’esercizio di sale gioco e sale scommesse nonché dell’attività di raccolta delle scommesse nei relativi punti di raccolta (corner) ubicati in locali che si trovino ad una distanza inferiore a 500 metri da luoghi sensibili (scuole, luoghi di culto, centri sportivi, strutture sociosanitarie, etc.).
Il sottosegretario alla Presidenza Giammaria Manghi, nel ricordare come ai soggetti gestori siano stati concessi 12 mesi di tempo per la prosecuzione dell’attività al di fuori delle zone indicate dai Comuni e una proroga di ulteriori 6 mesi per adeguarsi a quanto disciplinato dalla legge regionale, ha risposto che “è intendimento della Giunta dare piena attuazione alla normativa regionale, non sussistendo al momento condizioni per una sospensione del provvedimento, ferma restando la piena disponibilità al dialogo e al confronto sui temi occupazionali”.
“Totalmente insoddisfatto della risposta” si è dichiarato Andrea Galli, che ha espresso il proprio rammarico e la propria preoccupazione per l’atteggiamento di chiusura del governo regionale, che rischia di avere un impatto economico, occupazionale e sociale di rilevante gravità.